La vaccinazione contro la febbre gialla: quando e perché
Data pubblicazione: 31/10/2022 - Ultimo aggiornamento: 20/07/2023
Categoria: News - Autore: Alberto Tomasi
La febbre gialla
La febbre gialla è una malattia infettiva provocata da un virus Flavivirus, genere al quale appartengono anche i virus responsabili della Dengue e della Encefalite giapponese. La prima segnalazione di un’epidemia risale al 1648 e si è verificata in Messico, nella penisola dello Yucatan. Il nome “febbre gialla” fu usato per la prima volta in occasione di un’epidemia nelle isole Barbados nel 1750. La malattia divenne un problema importante all’epoca del colonialismo e dei viaggi tra Africa e Sud America nel ’700, tanto che a quel tempo ne furono riportate manifestazioni in diversi porti europei e americani.
Questa malattia colpisce principalmente gli esseri umani e le scimmie e si trasmette attraverso la puntura delle zanzare Aedes aegypti. Le zanzare generalmente pungono nelle ore diurne. Le persone più a rischio sono tutti coloro che frequentano, per lavoro o per turismo, zone forestali o della giungla nei paesi dove la malattia è presente. Sono possibili un ciclo silvestre ed uno urbano, per cui la malattia può essere presente anche nei sobborghi delle città. La febbre gialla è endemica nelle aree tropicali dell’Africa e del Sud America, dove possono verificarsi anche epidemie. La trasmissione può avvenire ad altitudini fino a 2.300 metri nell’America del Sud e ad altitudini ancora maggiori in Africa. Alcuni paesi possono non riportare casi semplicemente perché vi è un alto livello di copertura vaccinale contro la febbre gialla nella popolazione oppure perché la sorveglianza epidemiologica è molto carente. Si stima che ogni anno la febbre gialla provochi 200.000 contagi e circa 30.000 decessi, il 90% dei quali in Africa. Quasi un miliardo di persone vivono in Paesi del mondo in cui la malattia è presente, come le zone tropicali del Sud America e dell'Africa. La febbre gialla non è presente in Asia.
Il periodo di incubazione della febbre gialla, tra l’infezione e la manifestazione dei sintomi è generalmente di 3 – 6 giorni. La maggior parte delle persone infettate dal virus è asintomatica o sviluppa solo sintomi lievi che non lasciano sequele. I sintomi sono rappresentati da: febbre ad esordio improvviso, brividi, astenia, cefalea, dolore lombare, artralgie, nausea, vomito.
La maggior parte dei sintomi recede nell’arco di una settimana, ma l’astenia può persistere anche per alcuni mesi. In circa il 15% dei soggetti che sviluppano sintomi si può avere una forma severa di malattia che esita in morte nel 30-60% dei casi. Nei viaggiatori non immuni e durante un’epidemia in zone che di solito registrano bassi livelli di circolazione del virus, il tasso di letalità può superare il 50%.
Dato il rischio di evoluzione in una forma severa, tutti i soggetti con sintomi devono sempre sottoporsi ad una valutazione medica specialistica.
Poiché non esiste una terapia specifica per questa malattia la vaccinazione è sempre raccomandata. Altra raccomandazione è l’utilizzo di repellenti anti-zanzare da mettere direttamente sulla pelle e sui vestiti nei periodi di contatto o di attraversamento di ambienti a rischio (safari, escursioni nella giungla o nella foresta, ecc.)
La vaccinazione per la febbre gialla
Il vaccino viene somministrato per via sottocutanea attraverso una singola iniezione da 0,5 ml negli adulti e nei bambini dai 9 mesi di età.
Costituiscono precauzione alla somministrazione del vaccino l’età compresa tra 6 e 9 mesi e l’età superiore a 60 anni (per il rischio crescente di importanti effetti collaterali) così come la gravidanza e l’allattamento.
Il vaccino deve essere somministrato almeno dieci giorni prima di esporsi al rischio di infezione da febbre gialla. Questo poiché sono necessari almeno dieci giorni per fornire una buona protezione contro il virus.
Il precedente requisito del regolamento sanitario internazionale che prevedeva il richiamo a dieci anni dalla precedente somministrazione è stato corretto per indicare che la protezione conferita dal vaccino dura per tutta la vita. La seconda dose di vaccino anti-febbre gialla va considerata come una seconda chance per la sieroconversione e potrebbe essere applicata a particolari categorie di soggetti fragili o a rischio tra cui bimbi molto piccoli, donne in gravidanza, riceventi di trapianto ematopoietico di cellule staminali e soggetti HIV-positivi.
Non vi sono evidenze che i vaccini inattivati interferiscano con la risposta immunitaria al vaccino contro la febbre gialla. Pertanto, i vaccini inattivati (antiepatite A e B, difterite-tetano-pertosse, meningite) possono essere somministrati contemporaneamente o in qualsiasi momento prima o dopo la vaccinazione per la febbre gialla. Nel caso in cui il vaccino contro la YF venga somministrato in una seduta che preveda anche altre vaccinazioni, vale sempre la regola di servirsi, se possibile, di arti diversi o, nel caso dell’utilizzo di uno stesso arto, di rispettare la distanza minima di 2,5 cm tra le varie sedi di inoculo.
La vaccinazione contro la febbre gialla non è solo raccomandata ma è obbligatoria prima di recarsi nei seguenti Paesi:
Angola, Benin, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Repubblica Democratica del Congo, Costa D’Avorio, Gabon, Ghana, Guinea Bissau, Guyana Francese, Liberia, Mali, Niger, Repubblica Centroafricana, Ruanda, Sao Tomè e Principe, Sierra Leone, Togo.
Dove verificare in tempo reale la necessità della vaccinazione
Consultando il sito dell’OMS, alla pagina dedicata ai viaggi internazionali e a quella specifica sulla febbre gialla, dove vengono documentati anno per anno gli aggiornamenti relativi ai Paesi che richiedono la vaccinazione anti-febbre gialla.
Dove si può fare la vaccinazione per la febbre gialla
La vaccinazione può essere richiesta presso i centri autorizzati dal Ministero della Salute. Tutte le Aziende Sanitarie Locali hanno attivato degli ambulatori per i viaggiatori internazionali dove possono essere richieste sia le vaccinazioni raccomandate sia quelle obbligatorie come la febbre gialla per alcuni Paesi.
Fonti:
Autori vari. Febbre gialla: la malattia e la prevenzione vaccinale. EDRA Milano, 2020
www.who.int/health-topics/yellow-fever#tab=tab_1