La Guinea Equatoriale ha registrato il primo focolaio di Malattia da Virus di Marburg (MVD) nel Paese.
Il Ministero della Salute e della Previdenza Sociale ha segnalato un totale di 15 casi confermati, tra cui 11 decessi. Oltre ai casi confermati, 23 casi probabili sono risultati fatali.
Geograficamente, sono stati colpiti dall’epidemia cinque distretti (Bata, Ebebiyin, Evinayong, Nsok Nsomo e Nsork) in quattro province (Centro Sur, Kie Ntem, Litoral e Wele-Nzas), con il distretto di Bata che riporta la maggior parte dei casi confermati (n = 9) e decessi (n = 6).
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha comunicato che vi è un alto rischio per la salute pubblica a livello nazionale e subregionale, moderato a livello regionale e basso a livello globale.
Prima di questo focolaio di MVD, il più recente si è verificato in Ghana nel 2022, con tre casi confermati.
In passato, ci sono stati focolai di MVD in Guinea (2021), Uganda (2017, 2014, 2012, 2007), Angola (2004-2005), Repubblica Democratica del Congo (1998 e 2000), Kenya (1990, 1987, 1980) e Sudafrica (1975).
La malattia da virus di Marburg
La malattia da virus di Marburg è una malattia virale ad alto tasso di mortalità causata da un virus indigeno dell’Africa, molto simile a quello dell’Ebola, appartenente alla famiglia delle Filoviridae. I pipistrelli della frutta sono considerati ospiti naturali del virus Marburg.
La trasmissione avviene per contatto diretto con fluidi corporei infetti o superfici contaminate. I sintomi iniziali sono simili ad altre malattie febbrili tropicali, ma possono progredire in gravi manifestazioni emorragiche.
Attualmente non ci sono vaccini o trattamenti antivirali approvati, ma le cure di supporto e i trattamenti sintomatici possono migliorare la sopravvivenza.