Vaccini esteri e certificazioni equivalenti al Green Pass

Data pubblicazione: 01/10/2021 - Ultimo aggiornamento: 28/05/2022
Categoria: News - Autore: Staff Ambimed

Vaccini esteri e certificazioni equivalenti al Green Pass

Il 23 settembre 2021, il Ministero della Salute pubblica una circolare in cui elenca i vaccini anti-COVID19 somministrati dalle autorità sanitarie competenti internazionali riconosciuti come equivalenti a quelli effettuati in Italia, secondo il Piano strategico nazionale.

I vaccini somministrati all’estero e riconosciuti anche in Italia sono:

  • Vaccini per i quali il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio, è lo stesso dell’Unione Europea;
  • Covishield (Serum Institute of India), prodotti su licenza di AstraZeneca;
  • R-CoVI (R-Pharm), prodotto su licenza di AstraZeneca;
  • Covid-19 vaccine-recombinant (Fiocruz), prodotto su licenza di AstraZeneca.

Pertanto, è precisato che anche tali vaccini sono considerati validi ai fini dell’emissione della Certificazione verde COVID-19/Green Pass per i cittadini italiani (anche residenti all’estero) e ai cittadini stranieri che soggiornano in Italia.

Le certificazioni di vaccinazione (con vaccini qui sopra o già autorizzati da EMA/AIFA) rilasciate dalle autorità sanitarie competenti estere possono essere considerate equipollenti alla certificazione verde COVID-19 se riportano almeno i seguenti contenuti:

  • dati identificativi del titolare (nome, cognome, data di nascita);
  • dati relativi al vaccino (denominazione e lotto);
  • data/e di somministrazione del vaccino;
  • dati identificativi di chi ha rilasciato il certificato (Stato, Autorità sanitaria).

Le certificazioni vaccinali devono essere redatte almeno in una delle seguenti lingue: italiano; inglese; francese; spagnolo; tedesco.

Se il certificato è redatto in una lingua differente, è necessario che venga accompagnato da una traduzione giurata.

La validità dei certificati vaccinali è la stessa prevista per la certificazione verde COVID-19 (Certificato COVID digitale dell’UE) emessa dallo Stato italiano.

 

Fonte:

Circolare Ministero della Salute

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