Un batterio in grado di salvarci dalla zanzara tigre

Data pubblicazione: 18/07/2019 - Ultimo aggiornamento: 29/05/2022
Categoria: News - Autore: Staff Ambimed

Un batterio in grado di salvarci dalla zanzara tigre

La zanzara Aedes alpopictus, maggiormente nota come zanzara tigre, ormai non è solo un fastidioso ronzio che rovina le serate all’aperto, ma rappresenta sempre più una vera e propria minaccia favorente la trasmissione di infezioni.

Infatti, la zanzara di casa può essere in grado di veicolare malattie come Chikungunya, Dengue e West Nile, note per essere delle malattie tropicali, ma che sono in verità sempre più vicine ai Paesi del Mediterraneo, complice anche il cambiamento climatico.

Tra le molteplici strategie che le Autorità e Centri di Ricerca stanno implementando, in particolare, ce ne è una molto all’avanguardia.

ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile), insieme alla startup Biovecblok, sfruttando un metodo sviluppato dal Centro Ricerche Casaccia, sta sperimentando l’annientamento del vettore, attraverso l’introduzione nell’ambiente di zanzare maschi “sterilizzanti” le proprie compagne. Grazie all’inserimento del batterio Wolbachia, innocuo per l’uomo, nella zanzara tigre maschio, le femmine diverranno sterili dopo l’accoppiamento.

Questo progetto permetterà l’attuazione di campagne di disinfestazione senza l’utilizzo di potenti prodotti chimici, ma semplicemente rilasciando esemplari di zanzara in grado di abbattere la riproduzione e quindi le future generazioni di Ae. Albopictus.

Per avere maggiori informazioni sulle zanzare e su come non farti pungere, consulta il nostro articolo Non farti pungere!

https://www.adnkronos.com/salute/2019/07/16/nuova-tecnica-contro-zanzara-tigre_LiL96xnL9osdkDLftMKJsJ.html?refresh_ce

Trovi questo articolo interessante? Condividilo sui social