Il focolaio di listeriosi in USA: attenzione agli alimenti
Data pubblicazione: 18/11/2022
Categoria: Alert dal mondo - Autore: Staff Ambimed
Le Autorità sanitarie del CDC hanno riferito che sedici persone sono state infettate dal batterio Listeria, in sei diversi stati americani: California (1), Illinois (2), Maryland (3), Massachusetts (2), New Jersey (1) e New York (7).
Di queste, almeno 13 sono state ricoverate in ospedale. Una donna in stato di gravidanza ha perso il bambino e un’altra persona è deceduta in Maryland.
La listeriosi
La listeriosi è un’infezione causata dal batterio Listeria monocytogenes, generalmente dovuta all’ingestione di cibo contaminato.
Negli Stati Uniti, la listeria è la terza principale causa di morte per intossicazione alimentare. La Food and Drug Administration statunitense ha affermato che, anche con un adeguato trattamento antibiotico, la malattia ha un alto tasso di mortalità dal 20% al 30%.
Le donne in gravidanza hanno circa 10 volte più probabilità di ammalarsi di listeria e la malattia può essere fatale per il feto. Adulti e bambini immunocompromessi, come gli anziani, i pazienti con trapianto di organi, le persone affette da patologie oncologiche o renali, diabete o persone con HIV, possono sviluppare una malattia grave.
La sintomatologia della listeriosi generalmente varia da gastroenterite acuta febbrile, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione, a quella invasiva o sistemica, che nei casi più gravi può portare all’insorgenza di meningiti, encefaliti e gravi setticemie.
Cosa si può fare per ridurre il rischio di contrarre la listeriosi:
- cottura completa dei cibi;
- lavare con attenzione le verdure;
- separare le carni crude dalle verdure e dai cibi cotti;
- consumare prodotti lattiero-caseari pastorizzati ed evitare di mangiare formaggi se non si ha la certezza che siano prodotti con latte pastorizzato;
- lavare bene le mani e gli utensili da cucina dopo aver maneggiato alimenti crudi;
- consumare i prodotti precotti, o pronti per il consumo appena possibile.
I soggetti a rischio, come le donne in gravidanza e le persone immunodepresse, dovrebbero evitare il consumo di:
- prodotti lattiero-caseari freschi;
- salumi a breve stagionatura;
- preparazioni gastronomiche da consumarsi senza trattamento termico;
- paté di carne freschi.