Estati 2022-23: caldo record in Europa e mortalità
Data pubblicazione: 02/10/2023
Categoria: News - Autore: Chiara Pomari
Una sfida crescente per l’Europa
L’estate 2022 è stato un periodo eccezionalmente caldo in Europa, con temperature record, ondate di caldo persistenti e crescenti preoccupazioni per la salute e la sicurezza pubblica. Mentre per molti l’estate è sinonimo di sole e le vacanze al mare, in questa stagione c’è anche un fenomeno oscuro: i tassi di mortalità legati al caldo.
Le ondate di caldo si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso accompagnate da elevata umidità, forte irraggiamento solare e mancanza di ventilazione. Come sappiamo, queste condizioni climatiche possono mettere a rischio la salute delle persone, soprattutto per alcune fasce di popolazione caratterizzate da una limitata o ridotta capacità di termoregolazione e che sono poco in grado di proteggersi.
Pertanto, le persone sensibili agli effetti del calore, a causa di fattori clinici, ambientali e socioeconomici, devono essere protette e monitorate durante queste ondate. Tra i gruppi più a rischio ricordiamo gli anziani, i neonati e i bambini, le donne in gravidanza e le persone con malattie croniche.
Negli ultimi anni le temperature medie estive sono aumentate e le ondate di caldo sono diventate più frequenti, e la ragione è legata al cambiamento climatico globale. Quest’estate, e soprattutto la scorsa estate, hanno segnato nuovi picchi di temperature estreme in molti paesi. Il fenomeno ha sollevato preoccupazioni tra gli esperti di sanità pubblica, climatologi ed esperti ambientali, che avvertono che l’aumento delle temperature potrebbe avere gravi conseguenze per la salute umana.
In un articolo pubblicato sulla rivista Nature Medicine, i ricercatori dell’Istituto di Barcellona per la salute globale, hanno calcolato che il caldo record durante l’estate del 2022 ha causato ben 61mila morti ed è stata l’estate più calda mai registrata in questo continente. Lo studio ha dimostrato che, dei 35 paesi studiati, Italia, Spagna, Germania, Francia, Regno Unito e Grecia hanno registrato il maggior numero di decessi legati al caldo. Di questi, dal 30 maggio al 4 settembre 2022, sono morte a causa del caldo 18.010 in Italia. In Spagna ci sono stati ben 11.324 morti, in Germania 8.173, a seguire la Francia con 4.807 e il Regno Unito con 3.469. L'ondata di caldo più opprimente si è verificata da metà luglio a metà agosto con gravi conseguenze.
Le ondate di caldo africano sono state di portata talora eccezionale, e quest'anno ci sono stati dei record assoluti in Italia e in vari stati del Mediterraneo, tra i quali Francia, Spagna, Grecia, Tunisia e Algeria. In numerose località si sono verificate alcune massime eccezionali: in Sardegna c’è stato un record assoluto regionale di 48.2°C, mentre in Sicilia si è verificato il record assoluto a Palermo con ben 47.2°C. Non è andata meglio in Francia, Spagna e Grecia dove si sono registrate temperature altrettanto elevate: record assoluti a Cannes con 39.2°C, Malaga con 44.2°C, Figueres con 45.3°C; da segnalare anche picchi a luglio in Grecia a Gythio con 46.4°C e Kucova con 44°C.
Il centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell’UE ha emesso allerte rosse per alte temperature per gran parte dell’Italia, Spagna nord-orientale, Croazia, Serbia, Bosnia ed Erzegovina meridionale e Montenegro. Solo in Francia dal 2014, il caldo estremo è stato responsabile della morte di 33.000 persone e tra 1.000 e 7.000 muoiono ogni anno, secondo gli ultimi dati dell'agenzia sanitaria francese.
Il collegamento tra caldo e mortalità
Le ondate di calore sono state storicamente associate a un aumento della mortalità, specialmente tra i gruppi di persone più vulnerabili. Il caldo eccessivo può portare a una serie di problemi di salute, tra cui colpi di calore, disidratazione, esacerbazione di condizioni mediche esistenti e stress termico. Il calore diventa ulteriormente pericoloso per le persone con problemi di salute preesistenti, ad esempio patologie cardiache e immunitarie. Il calore agisce come un fattore di stress su questi sistemi già precari, sovraccaricando il cuore che batte più forte per portare più sangue in periferia nel tentativo di raffreddare la parte centrale del corpo. Tuttavia, se le temperature esterne sono troppo alte si mette a dura prova il sistema.
Anche nel 2023 l’Italia ha avuto una delle estati più calde mai registrate. La crisi climatica ha devastato il paese, diversificandosi nelle varie aree, dall’ondata di caldo del mese di luglio alle grandinate che si sono verificate nella parte settentrionale. I report sulle temperature testimoniano che sia stata la 3° estate più anomala di sempre in Centro Italia e la 5° più anomala sia al Nord che al Sud. Con l’integrazione dei dati climatici del mese di agosto, finora il 2023 si posiziona al 3° posto nella classifica degli anni più caldi di sempre dal 1800 a oggi.
I risultati dei Sistemi di allarme (Hhwws), del Sistema Sorveglianza della Mortalità Giornaliera (Sismg) e degli accessi in Pronto Soccorso, hanno mostrato come l’ondata di calore che si è verificata nel mese di luglio nelle città italiane nel 2023, ha fatto registrare un eccesso di mortalità nelle città del Centro-Sud di oltre 500 decessi nella popolazione anziana (+9% rispetto all’atteso). Il fenomeno è stato evidente soprattutto per i cittadini della fascia di età over 85.
La mortalità nelle città del nord invece è rimasta inferiore alle attese, (-11% nel complesso delle città settentrionali). Sono stati registrati incrementi elevati della mortalità in particolare a Reggio Calabria e nelle città della Sicilia, dove in concomitanza con le condizioni di rischio climatico si sono registrati incrementi dell’inquinamento atmosferico associato agli incendi che hanno interessato diverse aree. È stato notato un possibile effetto sinergico delle elevate temperature e dell’inquinamento sull’incremento della mortalità totale, cardiovascolare e respiratoria nelle fasce più vulnerabili della popolazione.
Tra le città in cui è attiva la sorveglianza degli accessi in Pronto Soccorso si confermano incrementi nel numero di accessi giornalieri nella popolazione con più di 65 anni in concomitanza con i giorni di aumento delle temperature a Venezia, Genova, Bologna, Ancona e Roma.
L'importanza delle misure preventive
Nonostante gli sforzi compiuti per prevenire la mortalità legata al caldo, è chiaro che il cambiamento climatico continua a rappresentare una minaccia crescente per la salute pubblica. Le autorità sanitarie e i governi europei stanno lavorando per affrontare questa sfida crescente attraverso il monitoraggio delle temperature, l'allerta precoce durante le ondate di calore e la sensibilizzazione pubblica. Tuttavia, c'è ancora molto lavoro da fare per proteggere gli individui più vulnerabili e per mitigare gli effetti del cambiamento climatico a lungo termine.
Durante l’estate è quindi essenziale non dimenticare il crescente rischio di mortalità legato al caldo ed essere consapevoli di quanto il calore possa trasformarsi in un killer silenzioso. Il cambiamento climatico rappresenta una minaccia reale per la nostra salute e il nostro benessere, e richiede azioni immediate e coordinate da parte delle istituzioni e dei cittadini.
Fonti:
Heat-related mortality in Europe during the summer of 2022
Piano operativo nazionale per la prevenzione degli Effetti delle ondate di calore
Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima
Caldo killer nell’estate 2022: in Europa più di 60mila morti