Uso consapevole degli integratori alimentari
Data pubblicazione: 09/03/2023
Categoria: News - Autore: Tiziana Landi
Gli integratori alimentari sono fonti concentrate di nutrienti (vitamine e sali minerali) o di altre sostanze con effetto nutrizionale o fisiologico (come aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale) a cui sempre più persone si affidano per il loro benessere e la loro salute.
Questi preparati, come sottolinea l'EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), hanno lo scopo di correggere le carenze nutrizionali, mantenere un adeguato apporto di alcuni nutrienti o supportare specifiche funzioni fisiologiche, senza alcuna finalità terapeutica. È importante, quindi, non considerarli formulazioni miracolose in grado di prevenire e curare malattie o di sostituire un'alimentazione sana e assumerli correttamente, avendo ben chiare le loro proprietà e i rischi che possono essere legati al loro utilizzo.
Ecco i consigli per un uso consapevole e sicuro degli integratori alimentari.
Integratori alimentari: complemento, non sostituti di una dieta sana
Come sottolinea il Ministero della Salute, gli integratori sono “prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta”. Non devono, dunque, essere considerati dei sostituiti di un'alimentazione varia ed equilibrata, che in genere è in grado di fornire all'organismo tutte le sostanze nutritive di cui ha bisogno e che, insieme a uno stile di vita sano e attivo, è essenziale per proteggere e promuovere il benessere e la salute.
Le Linee guida per una sana alimentazione del CREA (Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione) precisano che l'integratore può, eventualmente, completare una normale dieta, ma non deve essere inteso come uno strumento per compensare un regime alimentare poco bilanciato.
Può accadere che in alcune condizioni fisiologiche non sia possibile assumere le quantità ottimali di sostanze nutritive attraverso l'alimentazione: è il caso delle donne che desiderano un figlio e in gravidanza, alle quali è raccomandata una supplementazione di acido folico (vitamina B9), o di chi segue una dieta vegana, che può sviluppare un deficit di vitamina B12. In queste situazioni, per prevenire o colmare una carenza che rappresenterebbe un rischio per la salute può essere di aiuto, su indicazione del medico, ricorrere a un integratore che fornisca i nutrienti che non si riesce a ricavare a sufficienza dalla dieta.
A parte queste eccezioni, conclude il CREA, se si segue una dieta varia e completa gli integratori alimentari non sono necessari nella maggior parte dei casi e non devono mai rappresentare il surrogato di una sana alimentazione.
L'importanza del giusto dosaggio
Quando si utilizza un integratore è fondamentale non superare le quantità di assunzione indicate sulla confezione. Come sottolinea sempre il CREA, anche i nutrienti, come le vitamine e i sali minerali, possono dare tossicità se consumati oltre quello che viene definito “livello massimo tollerabile di assunzione”. Si tratta di una soglia che difficilmente può essere raggiunta e superata con gli alimenti, in cui queste sostanze sono presenti in quantità ridotte, quindi non in grado di causare episodi di sovradosaggio. Negli integratori, invece, questi principi attivi sono contenuti in forma molto concentrata, quindi è importante seguire scrupolosamente i dosaggi riportati sulle confezioni: superare le dosi raccomandate non solo non aumenta l'efficacia di questi preparati ma può anche renderli pericolosi, specie in caso di utilizzo prolungato nel tempo.
Attenzione alle etichette
Come ricorda Il Ministero della Salute, prima di assumere un integratore alimentare è essenziale leggere l'etichetta per conoscere sia le corrette modalità d'uso e di conservazione, sia gli ingredienti e le avvertenze per un utilizzo sicuro. Controllare la composizione del prodotto è importantissimo soprattutto in presenza di intolleranze o allergie, per individuare eventuali sostanze che ne rendono controindicata l'assunzione.
No al fai da te
Anche se sono prodotti di libera vendita, gli integratori alimentari dovrebbero comunque essere assunti dopo aver chiesto consiglio al proprio medico, evitando il fai da te perché “naturale” non è sinonimo di “sicuro” e il loro utilizzo non è privo di rischi.
Come ribadisce l'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, è opinione comune che gli integratori siano innocui, ma in realtà solo in rari casi sono disponibili studi sulla loro efficacia, sugli effetti avversi e sulle possibili interazioni con i farmaci.
È bene rivolgersi al medico per un parere soprattutto se si soffre di qualche patologia o si stanno assumendo medicinali.
La contemporanea assunzione di integratori, infatti, può ridurre l'assorbimento e quindi l'effetto di alcuni farmaci, come gli anticoagulanti, gli antivirali, gli immunosoppressori e gli antiepilettici.
Anche in condizioni particolari, come la gravidanza e l'allattamento, è consigliabile chiedere preventivamente un parere al medico prima di assumere integratori. Allo stesso modo, è bene rivolgersi al pediatra prima di somministrarli ai bambini.
Gli integratori non sono farmaci e non hanno proprietà curative
Gli integratori non sono medicine: possono contribuire al benessere ma, come sottolinea l'EFSA, non sono in grado di esercitare un'azione farmacologica, immunologica o metabolica. Non possono, quindi, prevenire o curare le malattie, che devono essere trattate con i farmaci.
Per questo motivo, sulle confezioni di questi prodotti non possono essere riportate diciture relative a proprietà terapeutiche o preventive. Devono, invece, essere presenti sia la raccomandazione di non eccedere nel consumo, sia l'indicazione di non considerare gli integratori dei sostituti di una dieta variata.
Come sottolinea ancora l'Istituto Mario Negri, la presunta valenza salutistica degli integratori, per esempio nel ridurre il rischio di sviluppare patologie come le malattie cardiovascolari e metaboliche o alcuni tumori, è da dimostrare e le indicazioni a sostegno del loro utilizzo con questo tipo di finalità non sono quasi mai supportate da evidenze scientifiche.
Integratori dimagranti: non una scorciatoia per perdere peso
Gli integratori alimentari proposti come coadiuvanti di diete ipocaloriche per il controllo o la riduzione del peso non rappresentano una scorciatoia per dimagrire. L'unico modo per perdere peso, infatti, è ridurre l'apporto calorico con una dieta mirata e aumentare la spesa energetica con l'attività fisica. Gli integratori alimentari possono avere soltanto un effetto accessorio per le specifiche indicazioni riportate in etichetta: nessun integratore rappresenta una soluzione facile, comoda e veloce per dimagrire.
Integratori per la pratica sportiva: con criterio e senza eccessi
Come sottolinea il Ministero della Salute, una dieta equilibrata e varia è in grado di soddisfare il fabbisogno nutrizionale anche di chi pratica sport; quindi, l'utilità di ricorrere a integratori per la pratica sportiva deve essere valutata con attenzione. Il CREA ricorda che non esistono sostanze né molecole in grado di migliorare la prestazione atletica: anche il rendimento sportivo, come la perdita di peso, dipende in larga misura dall'adozione di regimi alimentari adeguati a sostenerlo e favorirlo.
L'eventuale ricorso agli integratori in ambito sportivo per le specifiche indicazioni riportate in etichetta, deve essere fatto con criterio poiché la loro assunzione non è priva di rischi; spesso i loro benefici sulla prestazione sportiva non sono supportati da adeguate evidenze scientifiche e, nella maggior parte dei casi, l'utilizzo di supplementi non è dettato da una reale necessità.
Il Registro degli integratori e il sistema di allerta per un consumo senza rischi
È fondamentale acquistare gli integratori alimentari presso rivenditori di fiducia, come farmacie ed erboristerie, o, se si sceglie di comprarli on line, utilizzare canali affidabili e sicuri, diffidando dei prodotti che promettono soluzioni miracolose.
In Italia, l'immissione in commercio degli integratori alimentari è subordinata alla notifica dell'etichetta al Ministero della Salute che inserisce il prodotto, con uno specifico codice, nel Registro nazionale degli integratori alimentari, disponibile sul suo sito. Prima di ogni acquisto può essere utile consultarlo per individuare i prodotti regolarmente notificati per l'immissione sul mercato italiano.
Sempre sul sito del Ministero sono segnalati gli integratori alimentari che presentano rischi per la salute, individuati attraverso il sistema comunitario di allerta rapido per alimenti e mangimi (RASFF): si tratta di preparati che contengono sostanze vietate o che non sono stati notificati in Italia e di cui, quindi, è sconsigliato il consumo. Anche questo strumento rappresenta un'utile arma per tutelarsi e utilizzare gli integratori alimentari in modo consapevole e sicuro.
Fonti:
Ministero della Salute: integratori alimentari
Ministero della Salute: Decalogo per un uso corretto degli integratori alimentari - 2019
Ministero della Salute: integratori alimentari e Linee guida ministeriali (LGM)
Ministero della Salute: Registro degli integratori alimentari
Ministero della Salute: notizie su alimenti particolari, integratori e novel food
Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi (RASFF - Rapid Alert System for Food and Feed)
CREA (Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione): Linee guida per una sana alimentazione – 2018
EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare): integratori alimentari