Un nuovo sottotipo di HIV
Data pubblicazione: 27/11/2019 - Ultimo aggiornamento: 29/05/2022
Categoria: News - Autore: Dott. Francesco Spinazzola (infettivologo)
Un gruppo di ricerca del colosso farmaceutico Abbott ha scoperto un nuovo sottotipo di HIV-1, il primo ad essere identificato da 19 anni, chiamato sottotipo L del gruppo M dell'HIV-1, ed è estremamente raro.
Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Acquired Immune Deficiency Syndromes, JAIDS Journal of Acquired Immune Deficiency Syndromes.
Questa scoperta ci suggerisce che l'epidemia di HIV è in continua evoluzione.
Più di 37 milioni di persone vivono con l’HIV e 1 milione muore ogni anno a causa della malattia, mentre ¼ delle persone contagiate non è ancora a conoscenza della diagnosi (OMS).
Attualmente curiamo i pazienti, anche con successo, con farmaci antiretrovirali in associazione plurima, che inibiscono la riproduzione e la diffusione del virus, ma hanno effetti collaterali e/o tossici significativi. Anche quando i farmaci tengono sotto controllo il virus, contenendo la trasmissione dell’infezione e migliorando lo stato di salute dei pazienti, questi rimangono comunque a maggior rischio di contrarre patologie terze, come infezioni, linfomi, leucemie, altre forme neoplastiche e complicanze cardiovascolari.
L’importanza di questo studio ha il suo razionale nella migliore conoscenza dell’HIV, della sua evoluzione e dei suoi mutamenti. Un ceppo virale radicalmente nuovo che dovesse eludere la sorveglianza epidemiologica e diffondersi in maniera consistente nella popolazione potrebbe diventare in breve resistente ai farmaci e rendere inefficaci i futuri vaccini. Il cittadino deve proseguire ad applicare tutte le precauzioni comunemente consigliate per la prevenzione del contagio: uso del profilattico, uso di siringhe a perdere ecc.
http://www.salute.gov.it/portale/hiv/homeHIV.jsp ; https://www.epicentro.iss.it/aids/
Fonte articolo:
https://www.scientificamerican.com/article/first-new-hiv-strain-in-19-years-identified/Fonte Studio: JAIDS