Una bambina di 10 anni, residente nella provincia di Verona, è stata urgentemente ricoverata nel reparto di Rianimazione Pediatrica, con diagnosi di Infezione Tetanica.
Dalle prime ricostruzioni, sarebbe banalmente ferita al ginocchio dopo essere caduta.
La bambina, che rimane in gravissime condizioni nonostante il pronto intervento, non risulterebbe vaccinata contro il tetano.
Oltre alla preoccupazione diretta per la vita della piccola, ciò che altro desta allarme è che ancora, nel 2019, in un Paese che fornisce le vaccinazioni gratuite a tutta la popolazione, ci sono persone che non ricorrono all’unica arma a nostra disposizione per prevenire numerosi infezioni – anche mortali.
IL TETANO
Il tetano è una malattia infettiva di origine batterica, causata dal batterio Clostridium Tetani.
Molto diffuso nell’ambiente naturale, soprattutto nel terreno, nella polvere e nelle feci degli erbivori, causa la malattia nell’uomo sintetizzando delle esotossine neurotossiche.
La trasmissione avviene per contatto attraverso ferite, abrasioni, uso di strumenti infetti, o morso di animali.
I sintomi caratteristici sono convulsioni e spasmi tonici, che solitamente iniziano dal capo fino a progredire al tronco e agli arti. Tipica è la comparsa del trisma, cioè la contrattura del muscolo massetere che conferisce l’aspetto definito riso sardonico. La mortalità dell’infezione tetanica arriva fino al 50%.
L’unica arma a nostra disposizione per prevenire l’infezione è la vaccinazione preventiva.
In Italia, la vaccinazione contro il tetano è resa disponibile, gratuita e obbligatoria dal Piano di Vaccinazioni Nazionale.