Ruoli, compiti e differenze tra il Manager HSE e il RSSP

Data pubblicazione: 05/10/2023
Categoria: News - Autore: David Shaholli

Nell’ambito delle figure aziendali di spicco ai tempi d’oggi troviamo quelle del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e del Manager della Health, Safety and Environment (HSE, Manager HSE), due ruoli importanti e, spesso e volentieri, sovrapponibili ma con alcune differenze.

Vediamo quali.

Definizioni e ruoli RSPP e HSE

Il RSPP, ovvero quella “persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all'articolo 32 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi” (TUSL, D.Lgs 81/08), affianca il datore di lavoro come consulente globale, senza tuttavia avere poteri decisionali. Ha il compito di valutare i rischi presenti nell’azienda e di elaborare, in collaborazione col datore di Lavoro e con il Medico competente (se nominato), il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) con l’obiettivo di progettare ed attuare di conseguenza le misure di prevenzione e protezione e le procedure di sicurezza e di controllo delle suddette misure. Dovrà, inoltre, verificare la disponibilità dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) e l’uso corretto da parte dei lavoratori.

Il ruolo di RSPP può essere ricoperto da:

Un professionista esterno incaricato;
Un lavoratore interno dell’azienda;
Il datore di lavoro stesso.

Ricordiamo che il RSPP è una figura obbligatoria, per legge, in tutte le aziende con più di un lavoratore e la nomina dell’RSPP rientra tra gli obblighi non delegabili del datore di lavoro.

Il Manager HSE, invece, viene definito dalla norma UNI 11720: 2018 come "figura professionale che supporta l'organizzazione nel conseguimento dei relativi obiettivi in ambito HSE sulla base delle proprie specifiche conoscenze, abilità e competenze" ma, a differenza del RSPP, la sua nomina non è obbligatoria.

Il ruolo del Manager HSE è quello di promuovere, all’interno dell’azienda, la cultura della salute, della sicurezza e dell’ambiente (rifiuti, scarichi, emissioni ed efficienza energetica) e funge da fulcro comunicativo tra l’interno e l’esterno dell’azienda, supportandone i vertici organizzativi. Inoltre, assicura l’attuazione dei requisiti di Legge, riguardanti la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, che ritroviamo nel D.lgs. 81/08 coincidendo, in questo caso, con la figura del RSPP.

Ci sono due tipi di Manager HSE: strategico ed operativo.

Il Mananger HSE strategico ricopre una posizione organizzativa nelle scelte strategiche aziendali, con piena autonomia decisionale, per raggiungere gli obiettivi definiti dai piani alti dell'azienda;
Il Manager HSE operativo ha il compito di mettere in pratica le decisioni approvate dai piani alti dell’azienda in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Nonostante queste differenze, entrambe le figure supportano i vertici dell’organizzazione, promuovono la cultura della salute e sicurezza e della protezione dell’ambiente; inoltre, gestiscono i rapporti sia interni che esterni all’azienda.

Compiti

Il RSPP, che coordina il servizio di protezione e prevenzione, in accordo con gli obblighi dell'articolo 33 del D.Lgs 81/08, ha il compito di:

individuare e valutare i fattori di rischio;
individuare le misure per la sicurezza adeguate agli ambienti di lavoro in base alla Normativa;
elaborare e controllare l’applicazione delle misure protettive e preventive di cui all’art. 28 (Valutazione dei rischi);
partecipare alla redazione del DVR;
elaborare le procedure di sicurezza per tutte le attività aziendali;
proporre programmi e percorsi di formazione e informazione dei lavoratori;
partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza;
partecipare alla riunione periodica prevista dall’art. 35;
informare i lavoratori dei rischi aziendali secondo quanto stabilito nell’art. 36.

Il Manager HSE, invece, si occupa di redigere e aggiornare tutta la documentazione necessaria per ottemperare agli obblighi amministrativi/normativi in materia di salute, sicurezza e tutela dell’ambiente, e cura solitamente anche i rapporti con le autorità competenti e gli enti di certificazione. Inoltre, il Manager HSE si occupa di garantire gli adeguamenti aziendali alle nuove Norme, trattare eventuali anomalie e raccogliere ed elaborare i dati relativi al monitoraggio, nel caso ci siano disposizioni ambientali da rispettare.

In sostanza il RSPP è un consulente, una figura ausiliaria e neutrale all’interno dell’azienda, priva di potere decisionale e di spesa; invece, il Manager HSE svolge un ruolo più gestionale con maggiori poteri e completa autonomia (soprattutto il Manager HSE di tipo strategico).

Requisiti

Il RSPP deve possedere, per Legge, un “titolo di studio non inferiore al diploma e l’attestato di frequenza di corsi formativi specifici”. Deve, inoltre, seguire un corso di sicurezza disciplinato dall’Accordo Stato-Regioni suddiviso in tre parti con una durata che varia in base al rischio presente in azienda:

basso, 16 ore;
medio, 32 ore;
alto, 48 ore.

Il Manager HSE, per le sue responsabilità, deve avere maggiori requisiti quali competenze gestionali negli ambiti HSE, conoscenze legali, normative, tecniche, gestionali, relazionali e, non da meno, capacità manageriali e di leadership. È richiesto anche che abbia esperienza lavorativa pregressa.

Il percorso formativo dura solitamente 400 ore distribuite in diverse aree tematiche.
Entrambi i corsi, sia da RSPP che da Manager HSE, necessitano di un aggiornamento periodico.

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