Pillole di Dermatologia: la Miasi e le larve delle mosche
Data pubblicazione: 30/09/2021 - Ultimo aggiornamento: 28/05/2022
Categoria: News - Autore: Mauro Berta
Le miasi sono tutte le parassitosi causate da larve di ditteri. Sono infestazioni che si sviluppano in sede cutanea dermo-ipodermica, in sede sottomucosa o nelle cavità “aperte” quali naso, condotto uditivo, ano, vagina, occhio.
La via d’ingresso dell’infezione è rappresentata dalla cute, che viene a contatto con le uova e con le larve dei parassiti in varie modalità:
- deposizione delle uova su lesioni della cute come ulcere o ferite;
- deposizione nella cute;
- deposizione in superficie e penetrazione larvale attraverso poro sudoriparo o follicolo pilifero;
- deposizione delle uova su un altro artropodo ematofilo che agisce come vettore. In questo caso le larve uscite dalle uova penetrano nella pelle nel distretto della puntura. È questo il caso della classica Dermatobia Hominis.
È opportuno parlare delle miasi più comuni, che colpiscono non solo la popolazione locale ai tropici, ma anche il viaggiatore che si trova a queste latitudini per lavoro o vacanza.
Possiamo concentrarci su due tipologie: la miasi esterna e le miasi particolari o tropicali.
Miasi esterna
Le mosche depositano le loro uova su ulcere o ferite, tutte quelle “soluzioni di continuo” che possono verificarsi casualmente e che spesso non attirano l’attenzione del paziente. Gli agenti sono la Musca domestica detta anche mosca comune, Sarcophaga carnaria e anche mosche che fanno parte dei generi Chrysomya e Calliphora.
Tali miasi sono frequenti anche in Europa durante la stagione estiva, in anziani, soggetti incuranti dell’igiene o nelle persone che non sono autosufficienti. Nei paesi tropicali sono molto diffuse quale complicanza di ferite, ulcerazioni ma in particolare piaghe da decubito coatto di soggetti ricoverati in strutture di riposo.
Vengono spesso osservate in siti necrotici che possono presentare anche tessuto di granulazione, spesso con croste e molteplici larve di tipo vermiforme che si accrescono in maniera rapida, ma l’infestazione tende anche a svilupparsi a livello dei tessuti ipodermici sani e contigui.
Le larve si sviluppano in pupe nell’ipoderma o cadono nell’ambiente e da queste si sviluppa una mosca.
Miasi particolari o tropicali
Nelle regioni tropicali le miasi sono presenti tutto l’anno, senza presentare particolari periodicità stagionali. Sono incentivate da vari fattori come: scarsa igiene, lesioni cutanee e abbigliamento non ben coprente. La Cordylobia anthropophaga, mosca diffusa in Africa tropicale e subtropicale e detta anche Mango Fly, è la principale responsabile di infestazioni di questo tipo. Il contagio con le uova si può sviluppare in modo diretto attraverso il suolo, o con abiti che raccolgono residui organici.
Anche se gli ospiti sono abitualmente cani e animali selvatici, si tratta di una delle infestazioni umane più frequenti in Africa, che può colpire il tronco, le natiche e le cosce. La durata di questa miasi è generalmente di 14 giorni ed è caratterizzata da una sintomatologia dolorosa, con vaste aree infiammate in alcuni casi anche lievemente edematose, e in pediatria si possono associare ipertermia e adenopatia.
La miasi in genere si risolve da sola in lesioni cicatriziali o discromiche (macchie), ma spesso bisogna ricorrere all’estrazione della larva eseguendo un piccolo intervento “chirurgico”.
Dermatobia Hominis è una mosca presente nelle foreste caldo umide, tipica di paesi dell’America centro-meridionale e dei Caraibi, e il target è rappresentato da animali selvatici, bestiame e l’uomo.
Le sedi più comuni colpite sono il capo, le braccia e naturalmente le gambe. In genere, si osservano a livello cutaneo le tipiche lesioni foruncoloidi con infiammazione e a volte edema, accompagnate non di rado da febbre. Le larve presentano in superficie gruppi di uncini e una coda che, periodicamente, emerge dalla fistola cutanea della lesione, in modo da aiutare la respirazione.
Caso clinico di specie
Riportiamo di seguito un esempio clinico, preso dalla nostra esperienza in Costa Rica.
Un nostro viaggiatore, utente in un villaggio turistico, presentava febbre da dieci giorni e una zona cutanea infiammata con edema a livello malleolare, dove era già presente, secondo quanto riferito dal paziente durante l’anamnesi, una ferita preesistente.
Sospettando un’infestazione, si è eseguita un’incisione per l’estrazione di larve di Dermatobia Hominis. Vi era anche una sovrapposizione batterica con ascessualizzazione della lesione.
A seguito e stata prescritta una cura a base di antibiotici del tipo Amoxicillina e Acido clavulanico.