Ma le mascherine in aereo sono davvero utili?
Data pubblicazione: 09/12/2020 - Ultimo aggiornamento: 28/05/2022
Categoria: News - Autore: Dott. Francesco Spinazzola (infettivologo)
Fra gli innumerevoli problemi pratici della pandemia, che incidono duramente sulla nostra vita quotidiana, forse un aspetto rimasto un po’ in ombra è quello relativo ai comportamenti atti ad evitare il contagio nel corso di un viaggio in aereo. Vale la pena di approfondire la questione e fare un po’ di chiarezza. All'inizio della pandemia la permanenza in aereo sembrava infatti quasi un'impresa rischiosa. Alcuni studiosi temevano addirittura che gli aeroplani potessero essere luoghi per eventi di super diffusione. Ad esempio, a marzo una donna d'affari vietnamita con mal di gola e tosse si è imbarcata su un volo per Londra. Dieci ore dopo, è atterrata ad Hanoi, in Vietnam, risultato: ha infettato 15 persone nel corso del volo, inclusa più della metà dei passeggeri seduti con lei in business class.
Poi, ad aprile, le compagnie aeree hanno cambiato “rotta”. Molte hanno iniziato a richiedere ai passeggeri di indossare maschere sugli aerei e le altre poi si sono accodate e hanno adeguato le misure di prevenzione alla nuova situazione. A fine settembre, i CDC di Atlanta hanno affermato che " è vivamente raccomandato" a tutti i passeggeri e ai membri dell'equipaggio di indossare maschere.
Ma la domanda che sorge spontanea a questo punto è: sono veramente protettive le mascherine?
La risposta non si fa attendere e le conclusioni che esporrò offrono un barlume di speranza e nuove idee sulla protezione in aereo. Una risposta viene da uno studio portato avanti ad Hong Kong, dove i funzionari sanitari hanno meticolosamente testato e monitorato tutti i passeggeri che atterravano in città con PCR all'arrivo, messi in quarantena in stanze singole per 14 giorni e poi testati di nuovo. Ciò ha permesso di identificare quali passeggeri sono saliti su un aereo mentre erano già infettati dal virus e se potevano aver infettato qualcun altro nel corso del viaggio.
Si è preso innanzitutto atto che la disciplina nell’indossare le mascherine veniva applicata in maniera stringente sui voli delle linee Emirates che sono stati attentamente monitorati.
A tale proposito si è proceduto ad esaminare tutti i voli Emirates da Dubai a Hong Kong tra il 16 giugno e il 5 luglio. Durante quelle tre settimane, Emirates ha effettuato cinque voli con sette o più passeggeri infetti su ciascun volo, per un totale di 58 passeggeri positivi al coronavirus che volavano in viaggi di otto ore. Eppure, nessun’altra persona su quegli aerei - nessuno degli altri 1.500-2.000 passeggeri - ha preso il virus, come riportato sul Journal of Travel Medicine. https://doi.org/10.1093/jtm/taaa178
In sostanza non c’è stata trasmissione!
Su un altro volo Emirates, ben 27 persone positive al coronavirus sono salite sull'aereo a Dubai. Indovina quanti altri passeggeri sono stati infettati durante il volo di otto ore? Solamente due casi.
Senza le maschere, si sarebbero verificati molti più casi. Sono stati trovati diversi altri voli ad alto rischio senza trasmissione, incluso un jet esecutivo che ha volato da Tokyo a Tel Aviv, in Israele, con due degli 11 passeggeri infettati dal coronavirus. La particolare attenzione nel portare le mascherine ha in effetti impedito la trasmissione e non si è verificata alcuna positività.
Anche le altre linee aeree si sono adeguate alla medesima disciplina e casi di acquisita positività in volo finora non si sono registrati. Questo è un fatto.
Per altro va detto che gli aerei sono comunque dotati di sistemi di aria condizionata con filtri HEPA che sterilizzano agenti infettanti presenti nell’atmosfera dell’abitacolo. Eliminando con l’adozione di protezioni respiratorie di barriera la possibilità del passaggio di microrganismi infettanti dai vicini di posto, anch’essi debitamente mascherinati, si azzerano in pratica le chances di contagio con SARS-CoV-2.
Ma allora quali maschere scegliere per un viaggio in aereo? Probabilmente le maschere FFP2, FFP3, N95 o meglio N99 indossate secondo le regole dettate dalle linee-guida ufficiali, cioè fatte accuratamente aderire al volto con le mani appena lavate ecc., magari con un filtro HEPA inserito nel tessuto costituiscono la migliore difesa concretamente attuabile. Conviene anche indossare uno scudo facciale trasparente o i cosiddetti goggles (occhialoni proteggenti di plastica). Inoltre si consiglia di non toccarsi il viso futilmente o distrattamente e pulire con saponi detergenti il proprio sedile e i braccioli. Nelle fasi di imbarco e di arrivo rispettare il distanziamento sociale.