La variante Delta duplica il rischio di ospedalizzazione
Data pubblicazione: 03/09/2021 - Ultimo aggiornamento: 28/05/2022
Categoria: News - Autore: Staff Ambimed
La variante SARS-CoV-2 Delta (B.1.617.2) è stata rilevata per la prima volta in Inghilterra nel marzo 2021. Da allora è diventata rapidamente la linea predominante, a causa dell'elevata trasmissibilità. Si sospetta che la variante delta sia associata a una malattia più grave rispetto alla variante Alpha (B.1.1.7) precedentemente dominante.
Lo studio pubblicato su The Lancet suggerisce che le persone hanno il doppio delle probabilità di aver bisogno di cure ospedaliere se sono positive alla variante Delta Covid, piuttosto che alla variante Alpha.
Lo studio, condotto da Public Health England (PHE) e dal Medical Research Council, ha esaminato 43.338 casi di Covid verificatisi in Inghilteraa tra marzo e maggio 2021, quando nel Regno Unito circolavano sia la variante Alpha, sia la Delta. Nello specifico, 34.656 casi della variante Alpha (80%) e 8.682 casi erano riconducibili alla Delta (20%).
La maggior parte di queste infezioni riguardava persone che non erano ancora state vaccinate (quelle vaccinate che hanno contratto l’infezione infatti sono state solo 1,8% del totale dei contagi).
maggior parte non ha avuto bisogno di cure ospedaliere.
Il rischio di ricovero ospedaliero era due volte più alto per gli individui con diagnosi di variante Delta, rispetto a quelli con Alpha. Gli esperti affermano che il ciclo completo di vaccino riduce significativamente il rischio di ospedalizzazione.
Una recente analisi di PHE suggerisce che l'efficacia contro l'ospedalizzazione dopo due dosi è:
- 96% per il vaccino Pfizer-BioNTech
- 92% per il vaccino Oxford-AstraZeneca
Attualmente sono più di 47,9 milioni, l'88% delle persone di età pari o superiore a 16 anni, nel Regno Unito, ad aver ricevuto almeno una prima dose di vaccino; mentre il 78% sono completamente vaccinate.