L'epidemia Ebola non può essere dimenticata

Data pubblicazione: 13/02/2020 - Ultimo aggiornamento: 29/05/2022
Categoria: News - Autore: Beatrice Formenti

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Il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato e ribadito che il persistente focolaio dell'epidemia ebola nella Repubblica democratica del Congo dovrebbe rimanere un '"emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale", a seguito delle raccomandazioni di un comitato di esperti convocato ai sensi dei regolamenti sanitari internazionali.

"Finché esiste un singolo caso di Ebola in un'area così insicura e instabile come la RDC orientale, il potenziale rimane per un'epidemia molto più ampia", ha dichiarato il dott. Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'OMS.

Attualmente, con l'OMS e l'attenzione dei media di tutto il mondo occupata dall'epidemia di coronavirus, "non dobbiamo dimenticare l'Ebola." Oltretutto persistono due significativi determinanti: il perpetuarsi di episodi di insicurezza e attacchi armati ai team sanitari impegnati nella risposta all'epidemia e la mancanza di solidarietà tra le realtà internazionali.
Per questi motivi, l'OMS ha stabilito che il rischio di diffusione nazionale e regionale è ancora elevato.

Al 10 febbraio 2020,  sono stati registrati un totale di 3431 casi e 2253 morti.

La valutazione del comitato di emergenza ha rilevato che i progressi sostenuti nella riduzione del tasso di nuovi casi dipendevano dalla situazione della sicurezza e dal controllo dei noti driver della trasmissione, in particolare nelle strutture sanitarie tradizionali, e dal costante impegno con la comunità. È stato sviluppato un programma di comunicazione del rischio e di coinvolgimento della comunità, così come un programma per sopravvissuti all'EVD.
 
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