Il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia

Data pubblicazione: 17/04/2023
Categoria: News - Autore: Lavinia Barone

 Il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia

Morbillo, Rosolia e Varicella sono malattie infettive contagiose e potenzialmente pericolose. Il contagio avviene prevalentemente per contatto diretto tramite goccioline di saliva diffuse con tosse, stranuti etc. mentre in rari possono essere contratte in seguito al contatto di oggetti contaminati da materiale infettivo.

Il morbillo è un virus a RNA a singolo filamento della famiglia dei Paramyxovirus. I sintomi sono riconducibili a febbre, raffreddore, inappetenza e comparsa di esantema caratteristico rosso bruno diffuso su tutto il corpo. Le complicanze riferibili a diarrea, otiti, congiuntiviti, encefaliti, meningiti e polmoniti possono portare alla morte un bambino ogni 1000-3000 casi.

La parotite è causata da un virus a RNA a singolo filamento della famiglia dei Paramyxovirus. La manifestazione più eclatante sono gli “orecchioni” ed il tipico dolore alle orecchie, accentuato dalla masticazione. Raramente può degenerare causando encefaliti, meningiti, pancreatiti e danni all’udito con maggior frequenza nell’adulto (es: orchiti nel 35% dei maschi adulti).

La rosolia è causata da un virus a RNA a singolo filamento chiamato Rubella virus, del genere Rubivirus e della famiglia dei Togavirus. La manifestazione tipica della malattia è la comparsa dell’esantema accompagnato da ingrossamento dei linfonodi, febbre, raffreddore, inappetenza e stanchezza. Se contratta in gravidanza, può causare gravi problemi al feto, con rischio di danni visivi, ritardo mentale, cardiopatia e aborto spontaneo.

La vaccinazione ha ridotto notevolmente l’incidenza nella popolazione adulta e pediatrica dell’infezione e comportato una significativa riduzione della sintomatologia, soprattutto per quanto concerne le manifestazioni più gravi e le complicanze.

Il primo vaccino contro il morbillo risale al 1963, mentre i vaccini per la parotite e la rosolia sono stati resi disponibili rispettivamente nel 1967 e nel 1969. Infine, nel 1971, i tre vaccini per parotite, morbillo e rosolia sono stati prodotti nella formulazione trivalente morbillo-parotite-rosolia (MPR).

Oggi è disponibile la formulazione MVPR, nella quale il vaccino contro la varicella può essere co-somministrato, nella formulazione quadrivalente. 

Il vaccino MPR/MVPR è costituito da virus vivo attenuato, modificato in modo da essere non-pericoloso per l’uomo ma capace di stimolare le difese naturali dell'organismo. Il vaccino viene somministrato per via subcutanea secondo il seguente calendario:

  • Nei soggetti in età pediatrica la prima somministrazione viene effettuata tra i 13 ed i 15 mesi e la successiva intorno ai 6 anni;
  • Nei soggetti adulti le due somministrazioni sono erogate a distanza di circa quattro settimane;
  • Nelle persone non vaccinate, che non hanno avuto la malattia e che sono venute a contatto con malati di morbillo, la vaccinazione entro 72 ore (3 giorni) è in grado di prevenire lo sviluppo della malattia.

Il vaccino conferisce un’immunità pressoché permanente: si stima, infatti, che già dopo la prima dose il 95% dei bambini sia immune. Questa percentuale aumenta a 98% dopo la seconda.

Il vaccino è controindicato nelle persone con allergia grave a precedenti dosi dello stesso vaccino, ai suoi costituenti (in genere, gelatina e neomicina) o nelle persone con gravi alterazioni congenite del sistema immunitario.

Nei soggetti che fanno terapia immunosoppressiva/assumono farmaci depressogeni del sistema immunitario (come i cortisonici), il vaccino è controindicato transitoriamente poiché l’efficacia sarebbe ridotta.
Le persone che presentano una malattia acuta, grave o moderata, devono attendere il miglioramento dei sintomi o la guarigione prima di fare il vaccino. Infine, le donne che programmano una gravidanza dovrebbero attendere un mese dall’avvenuta vaccinazione.

Fonti:

Epicentro

Ministero della Salute  

Fatebenefratelli

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