Il vaccino anti Covid-19
Data pubblicazione: 12/08/2020 - Ultimo aggiornamento: 07/05/2022
Categoria: News - Autore: Dott. Francesco Spinazzola (infettivologo)
Quali sono i problemi che stanno accompagnando la realizzazione di uno o più vaccini efficaci per neutralizzare la minaccia del COVID-19? Cominciamo col dire che proprio il processo che porta al concepimento, alla sperimentazione e poi alla produzione e finalmente alla somministrazione di un vaccino negli esseri umani è lungo e complesso.
Ci sarà il tempo per completare tutti i passi necessari e donare all’umanità questo farmaco prima della fine dell’anno o almeno nei primi mesi del prossimo? Chissà, può essere secondo molti. Vedremo, e fin da ora devo confessare che sono ottimista in tal senso.
Ma nel dettaglio quali fasi deve attraversare un vaccino per essere reso disponibile?
La prima riguarda come detto il concepimento teorico del vaccino. Gli studiosi pensano quale strategia adottare per neutralizzare il virus: quale proteina, quale struttura virale aggredire per rendere innocuo il nostro nemico in parole semplici. I laboratori più avanzati del mondo stanno mettendo alla prova i loro migliori cervelli per individuare i punti deboli candidati a determinare una reazione anticorpale efficace nelle persone vaccinate.
Per capire se la traccia teorica del loro lavoro è quella giusta si dà luogo alla fase cosiddetta preclinica in cui viene testata la risposta immunitaria e/o i meccanismi avversi su organismi viventi complessi non umani.
In seguito si può iniziare la fase della sperimentazione clinica nell’uomo. Si studiano la quantità di sostanza attiva somministrabile, la mancanza di effetti tossici e/o collaterali importanti, la capacità immunogena, cioè di determinare una risposta anticorpale e infine l’effettiva capacità protettiva su larga scala del vaccino. Cioè che percentuale di individui risulta protetta in caso di esposizione al virus stesso.
Si tratta evidentemente di un processo lungo, che richiede i suoi tempi per essere espletato correttamente e non permettere che si possano nutrire dubbi sulla innocuità e sull’efficacia del prodotto vaccino finale da destinare al pubblico.
Ora quanto tempo ci vorrà per questo vaccino anti COVID-19? Riusciranno, come preannunciato, a comprimere i tempi di produzione e distribuzione del vaccino e a somministrarlo prima di Natale? Vedremo, io spero di sì. Nei mesi futuri seguiremo questa vicenda sanitaria, che ha un certo carico di suspence e forniremo le indicazioni per praticarlo nei centri abilitati pubblici e privati.