Durante i primi mesi della pandemia da SARS-CoV-2 sono stati utilizzati diversi trattamenti, con la speranza di riuscire a identificare il farmaco maggiormente efficace nel contrastare la malattia COVID-19.
Grazie all’attenta raccolta e analisi dei dati relativi agli outcome dei trattamenti, abbiamo ora sempre più evidenze riguardante l’efficacia, o no, di questi farmaci.
Sebbene diversi agenti terapeutici siano stati valutati per il trattamento della malattia da Sars-CoV-2 (Covid-19), nessun agente antivirale si è ancora dimostrato efficace.
Recentemente è stato pubblicato su The New England Journal of Medicine lo studio finale sull’efficacia del Remdesivir, del quale riportiamo l’abstract.
Si tratta di studio in doppio cieco, randomizzato e controllato che prevede due bracci di studio, uno con placebo e l’altro con remdesivir per via endovenosa in adulti ricoverati con diagnosi di Covid-19 e con evidenza di infezione del tratto respiratorio inferiore. I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere remdesivir (dose di carico di 200 mg il giorno 1, seguita da 100 mg al giorno per un massimo di 9 giorni aggiuntivi) o placebo per un massimo di 10 giorni. L'outcome primario era il tempo per il recupero, definito dalla dimissione dall'ospedale.
Un totale di 1062 pazienti sono stati randomizzati (con 541 assegnati a remdesivir e 521 a placebo). Coloro che hanno ricevuto remdesivir hanno avuto un tempo di recupero mediano di 10 giorni, rispetto a 15 giorni tra coloro che hanno ricevuto placebo. In un'analisi è stato riscontrato che i pazienti che hanno ricevuto remdesivir avevano maggiori probabilità di ottenere un miglioramento clinico al giorno 15 rispetto a quelli che avevano ricevuto placebo. Le stime di Kaplan-Meier della mortalità erano del 6,7% con remdesivir e dell'11,9% con placebo entro il giorno 15 e dell'11,4% con remdesivir e del 15,2% con placebo entro il giorno 29 (hazard ratio, 0,73; IC 95%, da 0,52 a 1,03). Eventi avversi gravi sono stati segnalati in 131 dei 532 pazienti che hanno ricevuto remdesivir (24,6%) e in 163 dei 516 pazienti che hanno ricevuto placebo (31,6%).