Il colpo di calore

Data pubblicazione: 07/09/2023
Categoria: News - Autore: Tiziana Landi

Il colpo di calore

Secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel 2022 in Europa 15mila persone sono morte per il caldo sempre più estremo dovuto al riscaldamento globale. Il colpo di calore è tra i responsabili di questi decessi e costituisce una minaccia soprattutto per le fasce di popolazione più vulnerabili, come i bambini e gli anziani. Scopriamo di cosa si tratta, con quali sintomi si manifesta, come intervenire e come proteggersi adottando buone abitudini quotidiane.
 

Cos'è il colpo di calore

Il colpo di calore è una condizione caratterizzata da un notevole incremento della temperatura corporea, fino ai 40°C e oltre (ipertermia), che può verificarsi in situazioni di forte caldo, umidità elevata e scarsa ventilazione. La probabilità aumenta in presenza di ondate di calore, ovvero di periodi di due o più giorni di caldo molto intenso e secco, oppure di caldo molto umido e senza vento, che l'emergenza climatica ha reso sempre più frequenti.

A differenza dell'insolazione, o colpo di sole, che è provocata dall'esposizione diretta del corpo ai raggi solari, il colpo di calore può manifestarsi anche in ambienti riparati, sia all'aperto che al chiuso. Può interessare persone di ogni età, ma rappresenta un rischio soprattutto per le categorie più fragili, come anziani, bambini e malati cronici; senza un intervento tempestivo può portare al collasso, causare danni agli organi interni e, nei casi peggiori, mettere in pericolo la sopravvivenza di chi ne è colpito.
 

Le cause del colpo di calore

Il colpo di calore si verifica perché, a causa del caldo elevato, i meccanismi di termoregolazione dell'organismo non funzionano correttamente: il corpo va incontro a un rapido innalzamento della temperatura interna perché il sudore, che di norma aiuta a mantenerla costante intorno ai 37°C, evapora più lentamente e, di conseguenza, il calore non si disperde in modo adeguato.

Generalmente, a scatenare il colpo di calore sono condizioni climatiche caratterizzate da:

  • temperatura elevata (uguale o superiore ai 35°C);
  • scarsa ventilazione;
  • umidità superiore al 60-70%.
     

Colpo di calore: chi è più a rischio

Alcune categorie di persone hanno più probabilità di andare incontro a un colpo di calore a causa della loro minore capacità di controllo della temperatura corporea: è il caso dei neonati e dei bambini, perché i sistemi di termoregolazione non sono ancora completamente sviluppati alla nascita e diventano più efficienti con la crescita; quindi, il rischio di ipertermia e disidratazione è più elevato.

Lo stesso vale per gli anziani, sia per la minore efficienza dei loro meccanismi di regolazione della temperatura interna dovuta all'età avanzata, sia per la maggiore sensibilità al calore e per la riduzione dello stimolo della sete, che li rendono meno capaci di difendersi dal caldo.

Anche le donne in gravidanza sono più vulnerabili, perché in questa fase della vita il fabbisogno di acqua è più elevato, quindi la perdita di liquidi causata dalla forte sudorazione risulta particolarmente rischiosa.

L'impatto del caldo sulla salute è maggiore anche in presenza di malattie croniche, che rendono l'organismo più sensibile agli effetti negativi delle alte temperature: le persone ipertese e cardiopatiche, con diabete, insufficienza renale, Covid-19 o postumi a lungo termine dell'infezione sono quelle che rischiano di più.

Infine, anche l'assunzione regolare di determinati farmaci può esporre a un maggiore pericolo di disturbi legati al caldo, compreso il colpo di calore: alcuni medicinali, infatti, come quelli per l'ipertensione e le malattie cardiovascolari, possono interferire con i sistemi di termoregolazione o influire sullo stato di idratazione della persona.
 

I sintomi del colpo di calore

Sia in adulti e anziani che in età pediatrica, il principale sintomo con cui il colpo di calore si manifesta è il considerevole aumento della temperatura corporea, che sale rapidamente (in genere nell'arco di 10-15 minuti) oltre i 40 °C.

Questo incremento può associarsi a svariati disturbi, come:

  • debolezza;
  • calo di pressione (ipotensione);
  • disidratazione;
  • gonfiore, soprattutto a piedi e caviglie;
  • nausea e vomito;
  • crampi;
  • respiro affannoso;
  • battito cardiaco accelerato (tachicardia);
  • vertigini;
  • mal di testa;
  • stato confusionale;
  • svenimento e perdita di coscienza.

 

In neonati e bambini, il colpo di calore può manifestarsi anche con altri segnali di sofferenza, tra i quali:

  • irritabilità;
  • apatia;
  • sonnolenza;
  • convulsioni.

Colpo di calore: come intervenire?

In caso di colpo di calore è fondamentale agire con tempestività, soprattutto se i sintomi compaiono in persone a rischio: è bene chiamare immediatamente il medico o il pediatra oppure, se i disturbi sono di particolare intensità, allertare il servizio di emergenza sanitaria per ricevere assistenza.

È anche essenziale mettere subito in atto alcuni comportamenti per favorire l'abbassamento della temperatura corporea, in particolare:

  • spostare la persona in un luogo fresco e ventilato;
  • distenderla con le gambe sollevate;
  • raffreddare il corpo e la testa tramite impacchi con un asciugamano bagnato;
  • far bere acqua non troppo fredda e a piccoli sorsi.

 

In presenza di febbre elevata, soprattutto in neonati e bambini, può essere utile somministrare farmaci come gli antipiretici, ma solo su indicazione del medico.
 

I consigli per prevenire il colpo di calore

Intervenire con le misure opportune per scongiurare gli esiti più drammatici del colpo di calore è importante, ma lo è ancora di più prevenire questa eventualità, proteggendo soprattutto le persone fragili.

Il Ministero della Salute e l'Istituto Superiore di Sanità forniscono indicazioni in merito alle precauzioni e gli accorgimenti da adottare per difendersi dagli effetti nocivi del clima torrido.

  • Non uscire di casa nelle ore più calde della giornata, cioè tra le 11 e le 18;
  • Assicurarsi un'adeguata idratazione bevendo molta acqua, anche se non si avverte lo stimolo della sete: il fabbisogno di acqua di un adulto sano è di circa 2 litri al giorno, da soddisfare sia attraverso il consumo diretto che mangiando alimenti che ne sono ricchi, in particolare frutta e verdura. Alcune condizioni di salute, come l'epilessia e le malattie del cuore, rendono controindicata un'assunzione eccessiva di liquidi, quindi è importante seguire le raccomandazioni del proprio medico;
  • Evitare il consumo di alcol e limitare quello di bevande contenenti caffeina;
  • Fare pasti leggeri;
  • Indossare abiti freschi, in cotone, lino o fibre naturali, proteggendo testa e occhi con cappello e occhiali da sole con filtri UV quando si sta all'aperto;
  • Non praticare attività fisica nelle ore più calde della giornata;
  • A casa e in ufficio, utilizzare con alcune accortezze i condizionatori per rinfrescare gli ambienti: è importante non impostare la temperatura interna su livelli troppo bassi rispetto a quella esterna, mantenendola su una media di 25-27°C per evitare sbalzi termici e riducendo il tasso di umidità;
  • In auto, ventilare l'abitacolo prima di partire e, se la vettura è climatizzata, regolare la temperatura in modo che sia di circa 5°C inferiore rispetto a quella esterna. Evitare il più possibile di mettersi in viaggio nelle ore più calde della giornata e portare sempre con sé una scorta d'acqua. Non lasciare mai neonati, bambini e animali in macchina, neanche per brevi periodi.

 

Come abbiamo accennato, le ondate di calore sono un fenomeno sempre più comune che aumenta il pericolo di colpi di calore. Per difendersi è utile consultare i Bollettini delle ondate di calore disponibili sul sito dedicato del Ministero della Salute, che avvisano quando le condizioni climatiche sono considerate a rischio per la salute e consentono di adottare i provvedimenti più efficaci per proteggersi.


 

Fonti:

 

Ministero della Salute: bollettini delle ondate di calore e raccomandazioni utili per proteggersi dal caldo

Istituto Superiore di Sanità (ISS): colpo di calore e insolazione

World Health Organization (WHO): Statement – Climate change is already killing us, but strong action now can prevent more deaths

Humanitas Research Hospital: colpo di calore

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù: colpi di calore

Humanitas San Pio X: Caldo e bimbi: sai cosa fare in caso di un colpo di calore?

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