Il cibo che cura

Data pubblicazione: 01/08/2022
Categoria: News - Autore: Dott.ssa Maddalena Maganza

Il cibo che cura

Noi siamo quello che mangiamo. Pochi pensano al miracolo che avviene nel nostro corpo quando ci alimentiamo, a quel cibo che ingeriamo e che, dentro di noi, come in un laboratorio chimico, si trasforma e diventa parte del nostro sangue, delle nostre cellule, parte di noi.

Se ci rendiamo conto di ciò, possiamo bene immaginare cosa succede al nostro organismo se viene alimentato con cibo non sano...si ammala, e cosa succede se viene alimentato seguendo un’alimentazione equilibrata o addirittura seguendo una terapia dietetica… si cura.

D’altronde, la fonte da cui l’uomo ricava le sostanze organiche e inorganiche che gli consentono di svolgere tutte le sue funzioni è il cibo: negli alimenti, infatti, si trova tutto il materiale necessario al funzionamento dell’organismo. Queste sostanze vengono chiamate “nutrienti” e si dividono in sei categorie fondamentali, vale a dire acqua, carboidrati, grassi, proteine, sali minerali e vitamine.

I sali minerali e le vitamine, in realtà, sono definiti più precisamente “micronutrienti” perché, benché per i nostri fabbisogni sono necessarie in piccole quantità (milligrammi o microgrammi), sono assolutamente necessarie per lo svolgimento delle funzioni vitali.

Ognuno di noi, per vivere, ho bisogno di introdurre i sei principi nutritivi fondamentali contenuti negli alimenti. Teniamo presente che la maggior parte dei nutrienti non possono essere sintetizzati dall’organismo ed è quindi necessario introdurli con la dieta. Tra questi, definiti “nutrienti essenziali” troviamo alcuni amminoacidi, le unità fondamentali di cui sono costituite le proteine, i sali minerali e la maggior parte delle vitamine, ad eccezione della vitamina D, che può essere sintetizzata a partire dal colesterolo se la pelle è esposta ai raggi UV-B della luce solare, della niacina (vitamina PP) che può essere sintetizzata a partire dall’amminoacido triptofano e di alcune vitamine prodotte dal nostro microbiota intestinale come la vitamina K ed alcune vitamine del gruppo B.

Gli alimenti, nel corso della digestione, subiscono una serie di trasformazioni che consentono la liberazione delle sostanze nutritive, l’assorbimento nell’intestino e il loro successivo trasporto e distribuzione alle cellule attraverso il sistema circolatorio. Nelle cellule, le sostanze semplici vengono utilizzate per la rielaborazione di nuovo materiale oppure per ricavare l’energia necessaria per svolgere le attività vitali.

L’insieme delle reazioni chimiche ed energetiche che avvengono nell’organismo si definisce metabolismo.

Le numerose funzioni che i nutrienti svolgono nell’organismo sono raggruppabili in tre tipologie principali:

  • Funzione plastica o strutturale: fondamentale per la fase di crescita, fino all’adolescenza, e per riparare e rinnovare i tessuti nel corso della vita. A svolgere questa funzione sono principalmente le proteine, i lipidi, l’acqua e i sali minerali.
  • Funzione energetica. Consiste nel fornire energia al corpo. Responsabili di questa funzione sono i carboidrati e i lipidi e, in misura minore, nel caso questi nutrienti non siano disponibili, anche le proteine.
  • Funzione regolatrice: consente lo svolgimento corretto di tutti i processi metabolici che avvengono nell’organismo. Questo compito viene svolto soprattutto dai sali minerali e dalle vitamine oltre che dalle sempre indispensabili proteine.

Considerando le importanti funzioni svolte dai nutrienti, è chiaro che un’alimentazione carente di uno o più di essi può causare disturbi anche gravi o vere e proprie malattie: pensiamo all’anemia che può essere provocata da una carenza di Ferro oppure di vitamine del gruppo B, allo scorbuto provocato da una carenza di vitamina C, o ad alcune malattie che provocano fragilità ossea determinate da carenza di calcio o di vitamina D.

Non solo le carenze ma, specularmente, anche i comportamenti alimentari non corretti, come l’eccessivo consumo di cibo o un’assunzione non equilibrata dei vari nutrienti, magari associati a stili di vita poco salutari, costituiscono uno dei principali fattori di rischio per la comparsa di malattie come l’obesità, l’ipercolesterolemia, l’ipertensione arteriosa, l’aterosclerosi, il diabete tipo II, - non a caso definite “malattie del benessere”-, la maggior parte delle malattie croniche infiammatorie e alcuni tumori.

Per ottenere un esito positivo nella prevenzione e nel trattamento di molte patologie è quindi indispensabile andare a modificare le abitudini alimentari dei soggetti a rischio o malati ed è proprio sull’utilizzo di una “terapia” fondata sull’alimentazione che si basa la Dietoterapia e la moderna Nutrizione Clinica.

Un’alimentazione adeguata e la salute sono da considerarsi diritti umani fondamentali e sono correlati l’uno all’altro. Una dieta corretta è un validissimo strumento di prevenzione di molte malattie, e di gestione e trattamento di molte altre. Sulla salute intervengono altri fattori, sui quali non possiamo agire se non in minima parte, come il proprio genoma e le condizioni ambientali, ma resta il fatto che la salute si costruisce soprattutto a tavola, sulla base del cibo che si mangia, insieme a uno stile di vita attivo.

"Fa che il Cibo sia la tua Medicina e che la Medicina sia il tuo Cibo" - Ippocrate


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