Come proteggere i bambini dall’infezione in spiaggia
Data pubblicazione: 29/08/2022
Categoria: News - Autore: Dott.ssa Giulia Casu
Il mare, anche per l’estate 2022, rimane la meta preferita per le vacanze degli italiani. Milioni di bambini, armati di paletta e secchiello trascorreranno i pomeriggi giocando con la sabbia e facendo lunghi bagni in mare o piscina. Ma attenzione ai rischi! Malattie infettive come impetigine, micosi e pidocchi proliferano con più facilità nell’ambiente caldo e umido delle spiagge. Il pericolo è maggiore dove i mari sono più inquinati, con divieto di balneazione. Se il mare è pulito invece si parte avvantaggiati, ma non bisogna comunque abbassare la guardia. Basta che i bambini si portino le mani sporche di sabbia in bocca per rischiare di infettarsi con batteri, funghi e virus.
Cos’è l’impetigine?
L'impetigine è un'infezione cutanea superficiale molto contagiosa che colpisce più comunemente i bambini dai due ai cinque anni di età. I responsabili dell’infezione sono i batteri, in particolare lo Staphylococcus aureus e lo Streptococcus pyogenes. Ne esistono due manifestazioni principali: non bollosa (70% dei casi) e bollosa (30% dei casi). La prima, detta anche impetigine contagiosa, è causata da Staphylococcus aureus o Streptococcus pyogenes, e si manifesta con la comparsa di croste color miele principalmente sul viso e sulle estremità. L'impetigine bollosa, causata esclusivamente da S. aureus, si presenta con bolle grandi e flaccide ed è più probabile che colpisca le aree delle pieghe cutanee. L'impetigine può manifestarsi anche secondariamente a punture di insetti, eczemi o lesioni erpetiche: il bambino, grattandosi per il prurito, creerà delle microlesioni cutanee attraverso le quali i batteri potranno più facilmente entrare e proliferare, dando così origine all’infezione.
Come prevenire l’impetigine?
Per prevenire l’impetigine, basta adottare pochi, semplici accorgimenti sotto l’ombrellone:
- Indossare sempre il costume quando si gioca con la sabbia per evitare che i batteri vengano in contatto con le mucose, non utilizzare lo stesso asciugamano: l’impetigine è contagiosa;
- Dopo un lungo bagno in acqua cambiare il costume bagnato con uno asciutto: l’ambiente umido favorisce la proliferazione dei batteri che potrebbe causare impetigine o altre malattie quali ad esempio la cistite;
- Lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone, e tenere le unghie corte per evitare che eventuali pruriti da puntura d’insetto creino delle microlesioni cutanee da cui potrebbero entrare i patogeni;
- Proteggere la pelle dal sole utilizzando creme solari ed evitando di esporsi nelle ore più calde della giornata, lavare il sale dalla pelle a fine giornata con acqua dolce, applicare creme idratanti;
- Bere molta acqua per mantenere il trofismo della pelle;
- Cercare di evitare le punture di insetto spruzzando repellenti per insetti (attenzione però a non applicarli prima di esporsi al sole! Alcuni repellenti potrebbero essere fotosensibilizzanti e provocare dermatiti).
Come viene diagnosticata e come si tratta?
La diagnosi viene solitamente fatta clinicamente, con un semplice esame obiettivo del pediatra, molto raramente si rende necessario ricorrere ad esami diagnostici quali colture o esami ematici. Sebbene l'impetigine di solito guarisca spontaneamente entro due settimane senza cicatrici, il trattamento aiuta ad alleviare i sintomi, a migliorare l'aspetto estetico e a prevenire le possibili complicanze di un’eventuale diffusione sistemica del batterio (ad esempio, la glomerulonefrite poststreptococcica, una malattia che colpisce i reni). Non esiste un trattamento standard unico per l'impetigine, ma sono disponibili diverse possibilità: l’intervento di prima linea è l’utilizzo di antibiotici topici in crema. Ci si può aiutare anche con antibiotici assunti per bocca, ma solo nei casi più gravi in cui vi sia malattia estesa o non si possano applicare creme antibiotiche. Sono attualmente in fase di sviluppo antibiotici in forma di schiuma da utilizzare al posto delle creme. I disinfettanti topici non sono utili nel trattamento dell'impetigine, anzi rischiano di disidratare la pelle aumentando il prurito. Per quanto riguarda le opzioni naturali come l'olio dell'albero del tè, gli oli di oliva, aglio, cocco e il miele di Manuka, non sussistono attualmente prove sufficienti per considerarle tra le opzioni terapeutiche.
Fonti:
https://www.confcommercio.it/-/vacanze-estate
https://www.cdc.gov/groupastrep/diseases-public/impetigo.html
https://www.clinicaltherapeutics.com/article/S0149-2918(19)30014-1/fulltext
https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0136789