Come è meglio asciugarsi le mani? Studio effettuato su diversi tipi di asciugatori e la trasmissione di infezioni
Data pubblicazione: 09/09/2022
Categoria: News - Autore: Fiorella Gandini
Lavarsi bene le mani è importante, lo abbiamo imparato soprattutto in questi anni di pandemia, ma anche asciugarle in maniera corretta è ugualmente fondamentale. Da una ricerca della Mayo Foundation for Medical Education and Research, del 2012, è emerso che le mani bagnate possono trasmettere più batteri di quelle asciutte.
Gli asciugatori elettrici
In quasi tutti i luoghi pubblici, gli asciugatori elettrici, hanno sostituito gli asciugamani in carta monouso, sia per mantenere un elevato standard di igiene sia per eliminare il consumo di carta. Sul mercato esistono svariati modelli di asciugatori:
- elettrici classici, sono uno dei primi modelli entrati in commercio, emettono aria calda per circa 45 secondi ogni volta che l’utenza schiaccia il tasto di accensione. Oltre a essere meno efficaci di altri modelli perché la durata non consente un’asciugatura completa, questi dispositivi sono quasi completamente fuori commercio perché non conformi alle normative igieniche;
- elettrici ad alta velocità, in 15 secondi le mani sono quasi totalmente asciugate. Sono rumorosi del modello precedente;
- automatici, attualmente i più usati, erogano aria in automatico senza dover premere alcun pulsante, grazie a raggi infrarossi che riconoscono la presenza delle mani sotto l’asciugatore. Dovrebbero offrire un’igiene totale perché non si deve premere alcun pulsante per farli entrare in funzione;
- automatici con filtro HEPA, di ultima generazione, asciugano le mani in 10 secondi e il filtro HEPA depura l’aria preservandola da batteri e microrganismi.
Come è meglio asciugarsi le mani?
Meglio l’asciugamano di carta monouso o il getto di aria calda? Uno studio, pubblicato sul Journal of Hospital Infection, sulla propagazione di batteri nelle toilette di tre ospedali in Francia, Italia e Regno Unito, ha evidenziato che gli asciugatori automatici a getto di aria, anche quelli a raggi infrarossi, trasmettono più batteri e virus degli asciugamani di carta usa e getta. Il motivo non è da attribuire al fatto che si debba toccare l’apparecchio per accenderlo bensì perché, spesso, ci si lava le mani frettolosamente e quando vengono asciugate sotto il getto di aria, i germi rimasti sulla pelle si diffondono nell’ambiente. Secondo questa ricerca, gli asciugatori creano un “effetto aerosol” che permette ai batteri di propagarsi sugli oggetti circostanti e quelli ad aria fredda non solo permettono una diffusione 60 volte maggiore di quelli ad aria calda, ma sembra che i germi rimangano nell’ambiente molto più tempo. Gli asciugatori ad aria fredda, infatti, eliminano l’acqua dalle mani e la disperdono verso l’alto e dai lati, quelli ad aria calda verso il basso, sui pavimenti. Nei campioni di aria prelevati attorno agli asciugatori ad aria fredda, sono stati trovati fino a 50 frammenti di virus in più rispetto a quelli ad aria calda e 100 volte in più rispetto agli asciugamani di carta monouso.
Asciugamani di carta monouso
Gli asciugamani di carta monouso o usa e getta, invece, sono un’alternativa più sicura in termini di propagazione batterica perché diffondono 1300 volte meno germi e batteri rispetto agli asciugatori elettrici, in quanto producono uno spostamento di aria quasi nullo.
Lo dimostra uno studio dell’Università di Leeds, Regno Unito, presentato al meeting virtuale European Congress on Clinical Microbiology and Infectious Diseases, che evidenzia perché gli asciugamani in carta usa e getta sono da prediligere al getto di aria calda per impedire la diffusione di germi. La ricerca è stata effettuata nei bagni di un ospedale, dove 4 volontari hanno indossato camice e guanti su cui rilevare la presenza di virus e batteri. Su mani e guanti è stata versata una soluzione contenente un batteriofago (un virus, innocuo per l’uomo, che infetta i batteri ed è utile negli studi di sperimentazione). I volontari non dovevano lavarsi le mani, ma asciugarle con un asciugamano di carta monouso o con il getto di aria calda. In un secondo tempo, i soggetti coinvolti nello studio, dovevano toccare tutto ciò che era possibile, maniglie, porte, sedie, telefoni ecc. Dalle analisi eseguite su mani, guanti, camici e tutti gli oggetti entrati in contatto con i volontari è emerso che la contaminazione da virus è stata:
- sulle mani, di circa 1000 particelle in meno nell’asciugatura con carta monouso rispetto al getto di aria calda;
- sulle superfici, di quasi 10 volte maggiore se toccate con le mani asciugate con aria calda;
- sugli indumenti, all’incirca 5 volte maggiore se entrati in contatto con mani asciugate ad aria calda.
Questo studio dimostra che non solo le mani, ma anche gli indumenti possono infettare gli ambienti e che i diversi tipi di asciugatura possono aumentare (utilizzando l’aria calda) o diminuire (utilizzando l’asciugamano di carta monouso) la diffusione dei batteri. Gli scienziati sottolineano che, in base a questo studio, l’asciugatura con carta potrà prevalere sugli asciugatori elettrici. Attualmente, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e il NHS (acronimo inglese di National Health System), Sistema Sanitario Nazionale del Regno Unito, consigliano già l’uso dell’asciugamano in carta monouso.